Scopri tutti i beneFici dell’Ozono terapia

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UNA TERAPIA VERSATILE CHE INNESCA UNA RISPOSTA DIVERSA NEL NOSTRO ORGANISMO

1. OZONO TERAPIA

L’ozono è un gas che in natura si forma nell’atmosfera grazie a scariche elettriche, che modificano la struttura molecolare dell’ossigeno (O2), trasformandolo in O3.

Una molecola di ozono è quindi formata da tre atomi di ossigeno ed è instabile, perché uno dei tre atomi tende nel tempo a separarsi facendo ritornare la molecola alla sua forma O2.

L’ossigeno-ozono terapia, più comunemente “ozono terapia”, è una pratica medica riconosciuta dal Ministero della Salute, che consiste nella somministrazione di un miscuglio gassoso formato da ossigeno e ozono.
L’impiego in medicina risale alla fine dell’Ottocento nei Paesi di lingua inglese e tedesca, come riportato da alcuni articoli pubblicati su riviste scientifiche di altissimo livello, quali Lancet e British Medical Journal. Le patologie trattate al
tempo erano di tipo settico e degenerativo (ulcere, gangrene, etc.), con risultati documentati eccellenti.

In Italia, il primo ad aver utilizzato l’ozono terapia per il trattamento delle ernie discali è stato il Dott. Cesare Verga negli anni Ottanta del secolo scorso.
Ciò che rende interessante questa metodica è la sua versatilità: grazie a un’apparecchiatura valida e certificata, si possono infatti produrre diverse concentrazioni di ozono (il normale range in terapia medica è tra 8 e 50 microgrammi), e ciascuna di esse trova una precisa indicazione di impiego.

2. COME AGISCE L’OZONO TERAPIA NEL NOSTRO ORGANISMO?

Partiamo da un presupposto fondamentale: se come medico devo trattare un’ernia discale o un’ulcera diabetica, capisco immediatamente che con la mia terapia dovrò indurre nell’organismo della persona una risposta diversa, soprattutto mirata verso quel tipo specifico di patologia.
In questo l’ozono ci aiuta moltissimo, poiché la sua  somministrazione, locale o sistemica, a concentrazioni e dosi differenti, innesca risposte (la cosiddetta cascata dei secondi messaggeri) diverse nell’organismo, e permette di lavorare
in maniera precisa sul problema da affrontare insieme al paziente.
Azione dell’ozono:
– aumento della disponibilità di ossigeno per attivazione del metabolismo degli
eritrociti;
– attivazione delle cellule immunocompetenti e produzione di  citochine;

– bioregolazione dell’angiogenesi;
– effetto bioregolatore dei sistemi ossidanti cellulari.
Vediamo invece adesso gli effetti biologici che si ottengono grazie all’ozono:
– azione antinfiammatoria;
– azione antiedemigena;
– azione antidolorifica;
– azione potenziante e riattivante il microcircolo;
– azione rigenerante tissutale;
– azione cicatrizzante;
– azione antibatterica, virus statica, antimicotica (azione diretta,  attivazione delle citochine e della fagocitosi);
– azione neurotrofica;
– azione immunomodulante.

3. VIE DI SOMMINISTRAZIONE DELL’OZONO

Esistono più vie di somministrazione dell’ozono: la terapia può essere locale, sistemica, effettuata mediante sacchetti, insufflazioni, acqua e olio ozonizzati.
Ogni metodo trova una sua indicazione medica precisa di applicazione, e spesso le tecniche si completano nel raggiungimento del benessere della persona da trattare.
Quali sono i metodi di somministrazione?
-Iniezioni intra e periarticolari;
– iniezioni intramuscolari;
– iniezioni intraforaminali e intradiscali;
– iniezioni peritendinee;
– iniezioni perinervose;
– iniezioni sottocutanee;
– terapia sistemica con ozono;
– insufflazioni rettali, nasali, vaginali, vescicali;
– bagging (sacchetto);
– acqua e olio ozonizzati.

4. DUE DIVERSE TERAPIE:  LOCALE E SISTEMICA

La terapia locale impiega materiali di ottima qualità, aghi siliconati trifrangiati, per procurare meno dolore possibile, e siringhe con stantuffo che creano poca resistenza all’inoculazione. Il tutto, ovviamente, monouso.
La dose di ozono per ciascuna iniezione è iniettata lentamente, in modo da evitare il più possibile ogni sensazione fastidiosa. Si possono avvertire, in sede di puntura, peso e/o bruciore,  assolutamente transitori e autorisolventesi nel giro di poco tempo.


La terapia sistemica per via ematica è una pratica in atto in Germania sin dagli anni Cinquanta, e prevede il prelievo di una modica quantità di sangue tramite l’accesso venoso da cui si esegue un normale prelievo. Il sangue si raccoglie in un’apposita sacca o in un contenitore di vetro sottovuoto, e, dopo aver addizionato l’ozono alla concentrazione indicata per la patologia da trattare, si procede alla reinfusione dalla stessa via di prelievo (sistema CHIUSO), evitando così ogni possibilità di contaminazione o ingresso di aria.


La terapia sistemica tramite insufflazioni per via rettale è una pratica molto efficace, di grande facilità di esecuzione, e viene eseguita impiegando un piccolo catetere e delle siringhe riempite di ozono. Assolutamente tollerata e priva di qualsiasi effetto collaterale o pericolo.
Lo scopo è la diffusione della miscela gassosa a livello sistemico tramite assorbimento da parte della mucosa rettale.
Le terapie locali e sistemiche sono impiegabili durante la stessa seduta, senza possibilità di accumulo.

5. UNA TERAPIA PRIVA DI EFFETTI COLLATERALI

La terapia è priva di effetti collaterali, non può dare allergie, e non presenta controindicazioni assolute, se non il favismo e l’epilessia per la terapia sistemica.
Tra le controindicazioni relative c’è la gravidanza, per motivi prettamente medicolegali, e la minore età, anche se in questo caso, previo consenso di un genitore o di un tutore legale, l’applicazione per via non invasiva può essere effettuata.


Non esistono interferenze con le medicine assunte: va solo prestata attenzione alla glicemia, che si può abbassare di qualche punto dopo terapia sistemica nella persona in terapia insulinica, e nei casi di assunzione di Tapazole, poiché in questi casi va prescritta un’integrazione con selenio.


L’ozonoterapia deve essere applicata da personale medico adeguatamente formato sia in campo teorico che pratico: conoscenza dei meccanismi biochimici, esperienza e manualità sono fondamentali per ogni medico ozonoterapeuta. Come in ogni ambito della medicina, è imprescindibile l’inquadramento diagnostico del paziente: va stabilito se ci sia indicazione al trattamento, e quest’ultimo dovrà essere impiegato in maniera precisa.


Inoltre, in numerosi casi, l’ozono può essere una valida alternativa a farmaci e interventi invasivi, oltre ad un supporto in concomitanza di altri trattamenti.

6. SETTORI DI APPLICAZIONE

le applicazioni ad esempio in ortopedia, o in presenza di herpes zooster, sono locali, ma in alcuni di questi ambiti spesso si ricorre alla terapia sistemica, poiché il sangue, utilizzato come veicolo, permette di far arrivare l’ozono in tutto l’organismo, e di indurre gli effetti desiderati ovunque servano.
Questo elenco variegato può indurre curiosità e far nascere domande in chi lo legge, poiché mostra patologie molto diverse tra di loro: esso va preso come spunto per richiedere un approfondimento con il medico ozonoterapeuta.
Rimarchiamo in questa sede che il Dottor Google non è una fonte valida ed esaustiva da cui attingere.
Allergologia:
allergie ed intolleranze alimentari, riniti.
Angiologia:
arteriopatie, ulcere e gangrene.
Apparato digerente:
gastriti, Helicobacter pylori, colite ulcerosa, morbo di Crohn, stipsi.
Apparato respiratorio:
bronchiti, asma bronchiale, enfisema, BPCO.
Chirurgia:
piaghe da decubito e ulcere postflebitiche o diabetiche, ustioni.
Dermatologia:
acne, allergie, eczemi, micosi, herpes, psoriasi.
Geriatria:
alterazioni vascolari e non, legate alla senilità, demenze.

Ginecologia:
vaginiti, dispareunia.
Medicina estetica:
cellulite, capillari, teleangectasie, rughe, cicatrici.
Medicina interna:
epatiti, malattie del ricambio, dislipidemie, anemia, stati disendocrini e dismetabolici.
Neurologia:
cefalee vasomotorie e a grappolo, Morbo di Parkinson, Morbo di Alzheimer,
sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, neuriti.
Oftalmologia:
arteriopatie retiniche, maculopatia secca, sindrome dell’occhio secco.
Oncologia:
patologie tumorali in sinergia con farmaci anti-blastici (la terapia non è sostitutiva), trattamento locale dei danni prodotti dalla radioterapia.
Ortopedia:
artropatie, cervicalgie, lombagie e lombosciatalgie da ernie discali, stenosi vertebrali, periartriti, epicondiliti ed epitrocleiti, tendiniti, troncanteriti, gonartrosi e condropatie, sindrome del tunnel carpale e tarsale, neuroma di Morton, atonie muscolari.
Otorinolaringoiatria:
otiti croniche e purulente, sinusiti, riniti allergiche, sordità rinogena, acufeni
Reumatologia:
artrite reumatoide, LES, artrite psoriasica, etc.
Urologia:
cistiti, impotenza coeundi vascolare, disturbi della minzione, prostatiti.

7. BENEFICIO DELLA TERAPIA LOCALE E SISTEMICA

A seconda della patologia, l’ozonoterapia mira all’eliminazione delle cause che producono il problema o alla riduzione dei sintomi, in molti casi fino alla loro scomparsa e al raggiungimento di uno stato di benessere duraturo.
Vediamo alcuni esempi: l’artrosi del ginocchio, o gonartrosi, non scomparirà mai, poiché oltre all’eventuale familiarità e ad altri fattori concomitanti, essa progredisce con l’andar del tempo.
Impiegando l’ozono sia dentro l’articolazione che fuori (tendine della zampa d’oca, corpo di Hoffa, legamento collaterale mediale, etc.), posso arrestare lo stato infiammatorio primum movens del problema, riducendo anche il dolore.
Posso inoltre ripristinare una buona qualità dei cosiddetti tessuti molli, in questo caso tendini e legamenti, che fanno parte del ginocchio, così da curare tutta la struttura.
Arrestare o rallentare il più possibile una malattia degenerativa come l’artrosi, aiutando tutto il ginocchio, significa riduzione e spesso scomparsa del dolore.
Significa inoltre possibilità di muoversi, aumentando l’autonomia in ambito lavorativo, sportivo, quotidiano e permettendo al paziente di non rinunciare più a ciò che ama fare, nei limiti del buon senso.
Lo stesso vale ad esempio nel diabete: non si ripristineranno le isole
pancreatiche che producono l’insulina, ma il sangue arricchito con ozono nella terapia sistemica raggiungerà tutti i vasi capillari, anche i più piccoli come quelli della retina e delle estremità, nutrendo i tessuti e aiutando in caso di retinopatia diabetica, ulcere e dolore neuropatico.
Nel diabete diagnosticato da pochi anni, l’ozono aiuta a mantenere in salute tutto l’organismo, rallentando il più possibile l’evoluzione naturale della patologia: tutti sappiamo che un tessuto nutrito è come una pianta annaffiata e concimata periodicamente, al fine di farla stare bene nel tempo.
In caso invece di un problema tendineo, come ad esempio la tendinosi di spalla.

del sovraspinato, in presenza documentata di lesione parziale all’ecografia e corrispondente clinica, il trattamento può portare a guarigione, con ripresa nel tempo della mobilità, della funzione, e riscontro oggettivo all’esame strumentale, per induzione della riparazione dei tessuti.

Dott.ssa Covi Viviana

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