Codice Etico

L’associazione AFI OdV si propone di sviluppare la conoscenza della malattia da sindrome fibromialgica e di potenziare e realizzare progetti che garantiscano il miglior livello di vita possibile in termini di assistenza medica e farmacologica al malato.

Al fine di favorire la qualità dell’attività svolta dalla AFI OdV nel rispetto della normativa vigente e del sistema di valori cui fa riferimento l’Associazione, si ritiene necessario l’istituzione di un Codice Etico specifico, che esprima le linee guida del comportamento da adottare.

Il Codice Etico è dunque un documento istituzionale che si propone di disciplinare eticamente i rapporti interni all’Associazioni, tra Organi costituenti, soci e collaboratori e i rapporti esterni che l’Associazione intrattiene con Enti, Industrie farmaceutiche e soggetti vari al fine di raggiungere gli obbiettivi statutari.

Inoltre il Codice Etico è un mezzo efficace per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell’Associazione, poiché introduce una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche e sociali verso tutti i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nell’attività dell’Associazione.

Il Presidente e il Consiglio Direttivo della AFI OdV si impegnano a far conoscere e rispettare i principi comportamentali richiamati dal presente Codice Etico.

I destinatari che vengono individuati nell’art.1 sono tenuti a prendere visione del presente Codice e ad operare nel rispetto dei valori di riferimento in essi espressi.

Art.1 –Destinatari ambito applicazione

Il Codice Etico si applica alla AFI OdV.

I principi in esso espressi sono, quindi vincolanti per gli amministratori e quanti ricoprono cariche sociali, per i soci, dipendenti e collaboratori e per tutti coloro che operano per l’Associazione quale sia il rapporto, anche temporaneo che li lega allo stesso.

Art.2- Iscrizione all’Associazione

Tutti i soggetti destinatari sopra elencati (sono esclusi quelli che esercitano in regime del SSR e SSN) devono essere iscritti all’Associazione e pagare la quota di iscrizione, che sarà stabilità dall’Assemblea su proposta del Consiglio Direttivo. La quota di iscrizione per gli amministratori e collaboratori medici potrebbe essere di importo diverso rispetto a quella dei altri soci, al fine di potenziare il patrimonio sociale.

Art.3-Struttura del Codice Etico

Il presente Codice Etico è costituito:

-principi etici che definiscono i valori di riferimento della AFI OdV nella realizzazione delle proprie attività e a cui si devono ispirare i comportamenti dei destinatari.

-criteri di condotta che l’Associazione e i suoi collaboratori sono tenuti a seguire per rispettare i principi etici e prevenire comportamenti illeciti.

-modalità di attuazione che riguarda il sistema di controllo e sanzionatorio nel caso di violazione del Codice Etico.

Art.4-Principi etici di riferimento

La AFI OdV si ispira nella sua attività ai seguenti principi etici:

Legalità: l’Associazione si impegna a rispettare tutte le norme, leggi direttive e regolamenti del settore di competenza.

Onestà: rappresenta il principio fondamentale per tutte le attività della AFI OdV e costituisce valore essenziale della gestione organizzativa interna tra collaboratori e verso l’esterno.

Responsabilità: l’Associazione consapevole del proprio ruolo sociale sul territorio si impegna a sviluppare iniziative che sappiano coniugare l’interesse del singolo e della collettività, nell’ottica di contribuire al miglioramento della salute delle persone affette da fibromialgia.

Trasparenza: all’interno dell’Associazione, tra collaboratori e nei confronti dei destinatari dei propri servizi, si devono dare informazioni complete, trasparenti, comprensibili in modo che tutti siano consapevoli dei servizi offerti dalla AFI OdV.

Valorizzazione risorse umane: l’Associazione riconosce la centralità delle risorse umane e ritiene che il contributo professionale delle persone che vi operano sia un fattore essenziale per il raggiungimento degli obbiettivi statutari. La gestione delle risorse umane da parte della AFI OdV è improntata al rispetto della professionalità e personalità in un quadro di lealtà e fiducia.

Efficienza e qualità dei servizi: l’Associazione si impegna ad offrire un servizio adeguato alle esigenze dell’utenza, in linea con gli standar più elevati.

Attenzione ai soci/utenti: l’Associazione orienta la propria attività alla soddisfazione dei propri utenti, dando ascolto alle loro richieste che possono favorire un miglioramento dei servizi.

Riservatezza: l’Associazione assicura la riservatezza delle informazioni in proprio possesso e si astiene dal ricercare dati personali, salvo autorizzazione previste leggi vigenti.

Art.5- Doveri degli amministratori e quanti ricoprono cariche sociali

Gli amministratori e quanti ricoprono in Associazione cariche societarie sono tenuti al rispetto della normativa vigente e dei principi contenuti nel presente Codice Etico, nonché dello Statuto. Il loro comportamento deve essere ispirato da principi di correttezza ed integrità, anche al fine di tutelare il patrimonio e l’immagine associativa. Essi devono garantire la partecipazione assidua ed informare dell’attività, programmi dell’Associazione, come pure di convenzioni stipulate con Enti, consulenti esterni, aziende farmaceutiche e terzi in genere. Nell’ambito dell’attività da loro svolta nell’Associazione, non possono avvalersi della loro posizione per ottenere vantaggi personali, diretti o indiretti e devono evitare situazioni di conflitto di interesse. Nell’espletamento del mandato e successivamente alla cessazione del rapporto con l’Associazione hanno l’obbligo di riservatezza sulle informazioni riguardanti l’Associazione e le sue attività.

Art.6-Doveri dei collaboratori/referente

Tutti i collaboratori si impegnano a rispettare gli obblighi del presente Codice nell’espletamento dei propri compiti, in modo da non ledere o compromettere la reputazione e l’immagine dell’Associazione. Qualsiasi violazione del Codice è perciò trattata con fermezza con la conseguente adozione di misure sanzionatorie. I collaboratori devono evitare rapporti che possono portare a conflitti di interesse con il proprio ruolo organizzativo e si impegnano a comunicare al Consiglio Direttivo ogni situazione di conflitto di interessi reale o potenziale. Essi inoltre devono porre particolare attenzione al rapporto con gli altri collaboratori ispirandosi a principi di correttezza, trasparenza, rispetto, cortesia, disponibilità e responsabilità al fine di creare un ambiente di lavoro positivo e orientato al raggiungimento degli obiettivi dell’Associazione. I collaboratori sono tenuti a mantenere riservate le informazioni sull’organizzazione e sulle risorse interne che vi operano apprese nell’espletamento delle attività lavorative in conformità alla normativa di legge e custodire con cura documenti, dati e gli strumenti affidategli. Tale obbligo va mantenuto anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro per un periodo di 5 anni.

Per i collaboratori medici che compongono l’equipe terapeutica dell’Associazione e che rivestono il ruolo di medico scientifico, medico referente o altri ruoli di responsabilità all’interno dell’Associazione devono rappresentare un esempio e una guida in conformità ai principi contenuti nel Codice, perciò devono promuovere il sistema democratico dell’Associazione, mantenere le relazioni con i soci, collaboratori e colleghi sul territorio regionale e nazionale favorendo la circolazione delle comunicazioni per discutere e condividere iniziative formative, eventi, attività di ricerca ecc.

Gli obiettivi che devono perseguire sono:

-promuovere nuove iscrizioni all’Associazione anche a mezzo colloquio conoscitivo.

-organizzare eventi sul territorio regionale e nazionale coinvolgendo soci e non.

-promuovere l’attività di ricerca medico-scientifica come da Statuto.

-individuare potenziali figure medico e professionali congruenti al tema sanità o che portino beneficio alla causa dell’Associazione.

-nei rapporti con il socio/utente, dopo il colloquio conoscitivo e la presa in carico dello stesso, il collaboratore medico è tenuto ad applicare nei suoi confronti il PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) approvato dalla AFI OdV.

Le suddette attività promosse dai collaboratori medici devono essere condivise e autorizzate dal Presidente e al bisogno dal Consiglio Direttivo.

I collaboratori medici che compongono l’equipe terapeutica dell’Associazione (sono esclusi quelli che esercitano in regime del SSR e SSN) si devono astenere:

-dal gestire in modo autonomo richieste, proposte, iniziative, reclami provenienti da soci, collaboratori, medici e qualsiasi altra figura se non comunicandole sempre al Presidente.

-presenziare incontri, riunioni anche informali, se non espressamente autorizzate dal presidente o al bisogno dal Consiglio Direttivo.

-prescrivere ai soci integratori non prodotti dalle aziende farmaceutiche convenzionate con l’Associazione (previo accordo scritto con il Presidente dopo valutazione).

-richiedere compensi all’Associazione in quanto è in regime di volontariato; può percepire solo rimborsi spese se richiesto anticipatamente al Presidente che ne abbia dato la disponibilità, sempre dietro esibizione documentazione inerente alla spesa.

-richiedere ai soci in occasione delle visite specialistiche un compenso non concordato con l’Associazione.

La violazione dei suddetti obblighi integra gli estremi del comportamento scorretto, sanzionabile dall’Associazione.

Art.7- Rapporti con soci/utenti

L’Associazione instaura con i propri soci/utenti un rapporto caratterizzato da elevata professionalità, disponibilità e collaborazione, trasparenza e correttezza, per contro anche i soci/utenti devono attuare nei confronti dell’Associazione rapporti di trasparenza, collaborazione e correttezza.

Le comunicazioni verso i soci/utenti e gli accordi stipulati con questi, devono essere formulati in modo chiaro, semplice, conforme alle normative vigenti, senza ricorrere a pratiche scorrette. L’Associazione tutela la privacy dei propri soci secondo le norme vigenti in materia.

Art.8 – Rapporti con fornitori e consulenti

La selezione dei fornitori e dei consulenti deve essere conforme alle norme vigenti e alle procedure interne previste. La scelta deve essere basata sulla valutazione obiettiva della qualità, del prezzo, della capacità di fornire e garantire beni e servizi di livello adeguato alle esigenze dell’Associazione, nonché sulla integrità e solidità del soggetto individuato. E’ fatto obbligo all’Associazione di assicurare pari opportunità in fase di selezione delle aziende fornitrici e dei consulenti in possesso dei requisiti richiesti.

Il rapporto con i fornitori e consulenti deve essere improntato con correttezza, professionalità, efficienza, serietà e collaborazione.

Ai collaboratori e amministratori dell’Associazione è fatto divieto di ricevere direttamente o indirettamente denaro o favori a titolo personale da fornitori e consulenti, finalizzate ad ottenere indebiti vantaggi. Essi possono accettare omaggi di valore simbolico. L’Associazione si impegna ad informare con precisione e tempestività i fornitori/consulenti in merito alle caratteristiche dell’attività richiesta e alle forme e tempi di pagamento.

Art.9 – Rapporti con la Pubblica Amministrazione

L’Associazione intrattiene relazioni e rapporti con l’Amministrazione dello Stato, Enti Pubblici, Amministrazioni Locali ecc.

I rapporti con la P.A. devono essere avviati e gestiti nel rigoroso rispetto delle leggi e basati sulla chiarezza, trasparenza, collaborazione e professionalità e sul riconoscimento dei rispettivi ruoli. Nei rapporti con i pubblici funzionari, gli amministratori e collaboratori devono tenere un comportamento ispirato alla massima correttezza ed integrità, evitando di dare l’impressione di voler influenzare le decisioni o richieste di favore.

E’ fatto divieto di offrire/ricevere direttamente o indirettamente denaro, regali o benefici di qualsiasi natura a titolo personale a /da dirigenti, funzionari o impiegati della P.A. Atti di cortesia, come omaggi forme di ospitalità verso rappresentanti della P.A. sono consentiti, purché di modico valore e tali da non influenzare l’autonomia e giudizio del destinatario.

Art.10- Gestione finanziamenti e contributi pubblici

L’Associazione nella richiesta e nella gestione di contributi e finanziamenti ottenuti dallo Stato, Regione o altri Enti Pubblici deve osservare i principi di legalità, trasparenza e correttezza. Gli amministratori e collaboratori incaricati di predisporre la documentazione necessaria per la partecipazione a bandi o presentazione domande, dovranno:

-trasmettere informazioni veritiere e aggiornate

-rispettare nella trasmissione della documentazione, le tempistiche previste dalla P.A.

Art.11- Sistema sanzionatorio

L’Associazione mette in atto le necessarie misure al fine di effettuare il monitoraggio dell’applicazione del Codice Etico. La violazione delle disposizioni contenute in esso comporta a carico dei destinatari responsabili di tali violazioni l’applicazione dei provvedimenti sanzionatori.

a.Per quanto riguarda i soci, le sanzioni disciplinari applicabili sono quelle elencate nell’art. 9 dello Statuto e saranno di competenza del Consiglio Direttivo.

b.Per quanto riguarda i collaboratori, le sanzioni disciplinari applicabili sono:

..richiamo scritto

..risoluzione contratto di collaborazione ed eventuale risarcimento danni

e saranno di competenza del Consiglio Direttivo

c.per quanto riguarda gli amministratori, le sanzioni applicabili sono:

..richiamo scritto

..revoca ed eventuale risarcimento danni

e saranno di competenza dell’Assemblea.

Art.12 –Approvazione Codice Etico e accettazione

Il Codice Etico è predisposto dal Consiglio Direttivo, approvato dall’Assemblea e portato a conoscenza di tutti i portatori di interesse interni ed esterni, mediante attività di comunicazione.

Ogni socio, collaboratore, consulente e amministratore deve prendere visione e accettare il presente Codice, impegnandosi a rispettarlo e a segnalare al Consiglio Direttivo eventuali violazioni.

Ancona lì 12/8/2019
Il Consiglio Direttivo

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