Applicazioni cliniche del cannabidiolo (CBD): presentazione del nuovo Estratto di cannabis 5% CBD Farmalabor

a) dolore cronico moderato-severo refrattario alle terapie farmacologiche attualmente disponibili;

b) analgesia in patologie che implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali;

c) analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace;

d) effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV, che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali;

e) effetto stimolante l’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa, che non può essere ottenuto con trattamenti standard;

f) effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali;

g) riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette che non può essere ottenuta con trattamenti standard.

Diversamente il CBD è presente anche in forma di polvere pura, cioè isolato da tutti gli altri cannabinoidi e componenti della cannabis, anche quest’ultimo trova applicazione nelle epilessie ed in numerose altre patologie.

Essendo ad oggi disponibili in commercio numerosi prodotti a base di CBD in diverse forme, come ad esempio oli, infiorescenze e capsule, è necessario per i professionisti coinvolti nella prescrizione e preparazione galenica dei farmaci fornire importanti informazioni e porre chiarezza, al fine di lavorare nel pieno rispetto delle normative vigenti.