L’agopuntura è una tecnica molto importante nell’ambito della medicina cinese ed è, senza dubbio,la più diffusa oggi e la più usata anticamente. Il suo scopo è quello di ripristinare la corretta circolazione dell’energia all’interno dell’organismo,attraverso l’infissione di aghi sottilissimi negli agopunti scelti in base alla diagnosi.
Storia
Nel V-IV secolo a.C. i progressi della metallurgia resero possibile la fabbricazione di raffinati aghi di acciaio di cui si fissarono 9 forme standard: i cosiddetti “9 aghi” (jiu zhen) descritti nel Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo che rappresentano una pietra miliare nella storia dell’agopuntura. Questi 9 aghi comprendono dei veri e propri aghi di agopuntura, ma anche altri strumenti, adatti ad incidere (bisturi), a drenare raccolte purulente (specilli) o ad effettuare delle manovre di micromassaggio.
L’agopuntura sfrutta la rete dei canali di agopuntura – Jing Luo in cinese – che è stata descritta la prima volta nei III secolo a.C. e consiste in una serie di percorsi che collegano i 12 organi e visceri principali tra loro e con l’esterno del corpo unendo il davanti ed il dietro, l’alto ed il basso, la destra e la sinistra, i quattro arti ed il tronco.
La rete dei canali si sovrappone in parte alla rete dei vasi venosi, arteriosi e linfatici ed a quella dei nervi descritte dalla medicina occidentale e possiede un percorso interno inaccessibile ed uno esterno lungo il quale sono situati i punti di agopuntura.
Nei tempi antichi, l’agopuntura era effettuata tramite strumenti assai arcaici di pietra (bian), di osso o di bambù. L’uso degli aghi di metallo iniziò, come sappiamo, con l’età del bronzo e si sviluppò con la scoperta del ferro.
Metodologia
Le metodiche di agopuntura si applicano attraverso le seguenti procedure:
l’infissione di aghi filiformi (hao zhen) che costituisce la vera e propria agopuntura, la perforazione di piccoli vasi che si trovano a livello del sottocute e della pelle, praticata con l’ago a tre fili o triangolare (san leng zhen) per ottenere un microsalasso nel punto di agopuntura
la puntura intradermica effettuata con gli aghi a dimora (pi nei zhen) che si usano per prolungare l’effetto della stimolazione
il picchiettamento della zona malata, soprattutto nel caso di affezioni cutanee, operata con l’ago cutaneo (pi fu zhen).
I punti di agopuntura dei canali – che sono 365 come i giorni dell’anno – possono influenzare le condizioni della rete dei canali e tramite essi agire sugli organi, visceri e tessuti correlati: i punti funzionano come interruttori o deviatori di corrente di una sorta di impianto elettrico biologico del corpo.
Attraverso i punti si ‘accendono’ o ‘spengono’ o ‘influenzano’ interferenze della rete energetica dei canali.
Tecniche
La stimolazione degli agopunti può essere effettuata con varie metodiche, alcune sono in uso fin dall’antichità:
Altre sono di recente acquisizione correlate all’applicazione ai punti di agopuntura dell’elettricità, del magnetismo, della radiazione laser e di sostanze chimiche:
Patologie
Queste varie tecniche, usate a discrezione del medico e dopo aver formulato una precisa diagnosi, possono curare numerose malattie che sono state da anni inserite in un elenco ufficiale definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità O.M.S..
Vediamo quali sono le patologie in cui l’agopuntura agisce più efficacemente:
le malattie reumatiche: artrosi, artrite, lombalgia, cervicalgia, rachialgia;
le malattie cardiocircolatorie: tachicardia funzionale, extrasistolia, ipertensione, varici;
le malattie ostetrico-ginecologiche: vomito gravidico, malposizioni fetali, dismenorrea,menometrorragia, leucorrea, vaginite;
le malattie urologiche: impotenza, eiaculazione precoce, spermatorrea, prostatite, cistite;
le malattie gastrointestinali: gastrite, ulcera gastroduodenale, diabete, stomatite, colite, stipsi;
le malattie dermatologiche: herpes, verruche, eczema, psoriasi, orticaria, acne;
le malattie otoiatriche ed oculistiche: vertigini, acufeni, otite, sindrome di Menière, congiuntivite ed inoltre le sindromi dolorose come cefalee, nevralgie, distorsioni, torcicollo, contratture muscolari.
L’agopuntura è inoltre particolarmente efficace nelle sindromi ansiose depressive e nell’insonnia.
Esistono delle interessanti applicazioni dell’agopuntura e delle altre metodiche di medicina cinese nel trattamento dell’alcolismo e del tabagimo e nella disassuefazione dall’uso di stupefacenti. In questi casi vengono sfruttati dei punti specifici associati ad una terapia generale di riequilibrio.
Va ricordato che l’agopuntura è una vera e propria pratica medica e come tale, se mal praticata, può avere effetti collaterali, dalle semplici ecchimosi fino a lesioni più rilevanti ai vasi o alle strutture venose, può causare infezioni e flebiti e produrre perforazioni pleuriche o peritoneali.
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