La fibromialgia costituisce una sindrome dolorosa cronica, che colpisce i muscoli, i tendini, le fasce, il tessuto adiposo sottocutaneo e la cute. La Fibromialgia rimane una sindrome molto variegata e “sfuggente”, con sintomi spesso molto comuni e diffusi nella popolazione “sana”, per cui risulta ancora in gran parte sconosciuta non solo dai pazienti ma anche da una larga parte della classe medica. Stesso viene confusa col cosiddetto “reumatismo psicogeno” o viene scambiata per manifestazione “psicosomatica”.
Ciò è in parte dovuto al fatto che la malattia, (così come le neuropatie generale), è caratterizzata da una sintomatologia dolorosa sproporzionata rispetto all’obiettività clinica. Quando le aree allodiniache colpiscono quasi tutta la superficie cutanea il dolore è praticamente ovunque. Il muscolo infiammato e dolente si presenta estremamente contratto. Tali contratture muscolari sono responsabili di un altro sintomo caratteristico costituito dalla “rigidità” (spesso al risveglio). Infine le diffuse contratture consumano, ovviamente, molta energia: il paziente contratto quasi ovunque utilizza la sua forza muscolare ventiquattro ore giorno, per cui è come se lavorasse anche quando dorme. ciò provoca l’altro sintomo tipico: la stanchezza.